23 maggio 2017

Esercitazione: partita quattro porte 5 vs 5 - 1

Partita in spazi stretti e quattro porte, con inferiorità numerica in fase di possesso palla grazie al jolly che difende solamente.



18 maggio 2017

Esercitazione: combinazioni di tiri in porta dall'1 vs 0 al 2 vs 2

Serie di azioni combinate per la ricerca del gol, dal semplice al complesso. Si passa dal tiro in porta con la sola opposizione del portiere fino al 2 vs 2. C'è la massima intensità di gioco in situazioni che variano dalla superiorità, inferiorità e parità numerica. 




16 maggio 2017

Esercitazione: 3 vs 1 per la mobilità e lo scaglionamento offensivo

Possesso palla 3 contro 1 in spazi stretti per la mobilità e lo scaglionamento offensivo.




15 maggio 2017

Esercitazione: possesso palla 3 vs 2 in due quadrati

Possesso palla 3 contro 2 ad alta intensità per il miglioramento del possesso palla in superiorità numerica con transizione positiva e negativa.



12 maggio 2017

Esercitazione: controllo orientato nell'imbuto

Esercizio analitico da proporre come semplice attivazione tecnica. 
L'obiettivo è quindi principalmente tecnico, con il focus su trasmissione e ricezione, controllo orientato, contromovimento e posture del corpo. 
Si possono inserire diverse variabili, io ve ne propongo due: una per il controllo orientato e una per il dai e vai. 
Entrambe vanno proposte in senso orario ed antiorario per esercitare entrambi i piedi.


Controllo orientato



11 maggio 2017

Esercitazione: due combinazioni offensive a 3 per vie centrali

Oggi vi propongo due combinazioni offensive a tre giocatori per vie centrali. Una per la conclusione della punta e l'altra per l'inserimento da dietro di un trequartista o una seconda punta.
Sono esercizi analitici di tre contro zero che servono soprattutto per affinare i tempi di gioco, ma possono essere proposti anche con la presenza di avversari. In questo caso la richiesta è la ricerca della soluzione migliore per la finalizzazione in relazione alla disposizione in campo di avversari e compagni.


Combinazione 1


L'azione parte dalla mezz'ala di destra che gioca un dai e vai con la punta per mettere un pallone dentro l'area, al centro o sul secondo palo, per l'inserimento da dietro. 
Importante il movimento lungo-corto della punta e a V del giocatore distante prima dell'inserimento.

10 maggio 2017

Esercitazione: 2 vs 2 a ondate per la finalizzazione e la transizione negativa

Con la proposta di oggi si unisce un lavoro neuromuscolare intenso ad una situazione semplice di 2 vs 2 + portiere per la finalizzazione in porta e successiva transizione negativa.




  • Numero giocatori: 8 + 2 portieri
  • Dimensioni campo: un rettangolo di ~30x20m 
  • Durata: ~90"
  • Numero serie: 6
  • Recupero tra le serie: 90"
  • Obiettivo fisico: massima intensità, lavoro neuromuscolare elevato, forza esplosiva, alta discontinuità 
  • Obiettivo tattico: situazione a rapido sviluppo, ricerca della finalizzazione in parità numerica, transizione negativa, difesa della porta in parità numerica
  • Obiettivo tecnico: trasmissione, ricezione, contrasto, conduzione, dribbling, tiro

I consigli di...Eduardo Pizzarelli - Preparatore Atletico A.C. Pisa 1909

Oggi vi presento la breve intervista a Eduardo Pizzarelli, Preparatore Atletico della prima squadra del Pisa, società di serie B allenata da Gennaro Gattuso.


Come sei arrivato al Pisa? Qual è stato il tuo percorso da preparatore? 

"Ho fatto due anni il preparatore atletico alla Colligiana in serie D. Ed ho collaborato con il dott. Di Paco sulla valutazione cardiopolmonare in calciatori professionisti. Grazie al mio percorso universitario sono arrivato a Pisa, venendo a collaborare con il mio professore e relatore di Tesi." 


09 maggio 2017

Esercitazione: progressione offensiva dal 3vs3+2 all'8vs7

In questa esercitazione si crea una iniziale situazione di 3 vs 3 + 2 giocatori in zona neutra come riferimento esterno. Successivamente si sviluppa l'azione d'attacco con ricerca del gol in superiorità numerica di 8 vs 7. Gli schieramenti che si contrappongono sono un portiere, una difesa a quattro e un centrocampo a tre per la difesa, un attacco a tre e un centrocampo a cinque per l'attacco.




  • Numero giocatori: 16
  • Dimensioni campo: metà campo di gioco + un rettangolo di ~30x20m 
  • Durata: ~5/6'
  • Numero serie: 4
  • Recupero tra le serie: 60"
  • Obiettivo fisico: intensivo medio/breve, bassa discontinuità
  • Obiettivo tattico: gioco di progressione in spazio ampio, situazione rapida, transizione positiva, transizione negativa, 
  • Obiettivo tecnico: trasmissione, ricezione, contrasto, conduzione, dribbling, tiro, colpo di testa

05 maggio 2017

I consigli di...Pierluigi Marano - Preparatore atletico U16 US Salernitana 1919

Tornano le interviste ai professionisti del settore.

Oggi con noi c'è Pierluigi Marano, preparatore atletico della categoria U16 nella U.S. Salernitana 1919, società di serie B.




Ciao Pierluigi. Solita domanda personale: Come sei arrivato alla Salernitana? Qual è stato il tuo percorso da preparatore? 

"Sono arrivato alla Salernitana dopo la chiamata dell’ex attaccante, ora  allenatore Emanuele Ferraro. Il mister Ferraro aveva sentito parlare di me dal Professore Bellotti con cui da un paio di anni collaboro intensamente sia per la Scuola dello Sport (CONI), sia per altri progetti. Sono stato lieto di entrare a far parte del suo staff da subito. Il mio percorso formativo è iniziato a Ferrara dove ho conseguito la Laurea Triennale di Scienze Motorie. A quei tempi ero ancora un giocatore di Futsal, ho frequentato per tre anni la grande famiglia del Kaos Futsal

Nel frattempo non ho perso i contatti con la mia prima famiglia, la squadra di calcio a 5 Alma Salerno, grazie alla quale ho svolto anche il mio primo studio di tesi. In seguito sono andato a Milano a completare il mio percorso formativo universitario laureandomi alla Magistrale in Scienze tecniche e didattiche sportive, svolgendo uno stage studentesco col Milano Toniolo Calcio a 5 affiancando il preparatore atletico Fabio Rispoli."

04 maggio 2017

Esercitazione: 3 vs 3 + 2 con ricerca del play e trasmissioni in diagonale

In questa esercitazione si cerca di enfatizzare la trasmissione in diagonale e la giocata sul play centrale, il controllo e la ricezione,  lo smarcamento in fase di possesso palla ed il pressing organizzato in fase di non possesso.
C'è sempre una doppia superiorità numerica grazie ai due jolly per favorire la circolazione di palla e la ricerca dell'uomo libero.



03 maggio 2017

Esercitazione: 2 vs 2 con transizione negativa e positiva

È un esercitazione ad alta intensità fisica perché alterna due momenti di lavoro ad uno di pausa. Tatticamente, la squadra in possesso allena la gestione della palla in parità numerica e la giocata in sicurezza o in verticale (a seconda dell'orientamento del campo) in transizione positiva. In fase di non possesso si allena il recupero immediato della palla attraverso il pressing organizzato e la transizione negativa dopo aver perso palla.



28 aprile 2017

Gli archetipi della squadra vincente

Interessante analisi estrapolata dal libro "Il pallone non entra mai per caso" di Ferran Soriano, vicepresidente del Barcellona dal 2003 al 2008, che individua 3 modelli di pensiero e di comportamento negli staff dirigenziali facendone un parallelismo con i giocatori in campo.



26 aprile 2017

Nikefobia, la paura di vincere

Dal greco Nike, vittoria e Phobos, paura "è la paura di andare oltre i propri limiti, il senso di colpa per un premio che pare troppo elevato. È la fobia che porta molti atleti a restare eterni secondi o a infortunarsi davanti a un evento importante."



È un fenomeno per cui un atleta, seppur dotato di grandi potenzialità, non raggiunge mai livelli elevati di prestazione sportiva a causa di propri comportamenti specifici che assumono le sembianze di un vero e proprio auto-sabotaggio.


Quanti giocatori in allenamento fanno vedere grandi giocate ma in partita spariscono? Quanti, nelle partite che contano, esprimono una prestazione sotto la media?

24 aprile 2017

Anticipo o difendo la porta?

Una delle situazioni più frequenti in partita è quella della marcatura dell'avversario. Solitamente del difensore contro un attaccante di spalle in attesa di ricevere palla, ma non solo.

Tralasciando l'analisi della postura, degli appoggi, della distanza, e quant'altro, vorrei soffermarmi solo su una scelta importante che manda in crisi molti giocatori: anticipo o difendo la porta?


Risposta secca: nel dubbio difendo la porta!! Facile.

22 aprile 2017

Come cambia lo stile di leadership in base al gruppo?

I gruppi non sono tutti uguali, ognuno ha le sue dinamiche e le sue caratteristiche. Il leader dovrà quindi adattarsi alle esigenze della squadra, cambiando e adattando il modo di dirigerla, senza pretendere che sia il gruppo ad adattarsi a lui.
A seconda della combinazione di impegno e talento, tenderà a scegliere stili di leadership differenti.

Vediamo quali sono le differenze nei gruppi e quale guida sarà più efficace:


Basso impegno e poco talento

Una squadra nella quale non spiccano giocatori talentuosi e l'impegno generale è molto basso ha bisogno di un leader che deve ripensare completamente la squadra, generare impegno e ingaggiare giocatori di talento.


L'impegno dipende molto dalla motivazione ed è facilmente influenzabile. Il talento invece è innato, ma riuscire a sfruttare al massimo le capacità dei giocatori, rafforzando il gioco di squadra, è comunque una buona alternativa. Ovviamente serve molto tempo e tanto lavoro.

21 aprile 2017

Le reali funzioni dell'allenatore

Articolo tratto dal libro di Francesco D'Arrigo - Il senso del gioco - che, tra le altre cose, sottolinea come il ruolo del mister dovrebbe fondarsi su aspetti direttivi, di supporto ed etico-filosofici. Vediamo quali sono:



Aspetti direttivi

  • Guidare la performance durante il lavoro quotidiano
  • Aiutare i giocatori a padroneggiare nuove abilità tattiche-tecniche
  • Gestire il gruppo attraverso regole condivise
  • Limitare il meno possibile la libertà di espressione del giocatore
  • Guidare e incoraggiare l'apprendimento
  • Analizzare e capire come migliorare la performance. 

19 aprile 2017

Come modificare i parametri del gioco

Come modifichiamo dimensioni del campo, numero di giocatori, durata degli esercizi e velocità per raggiungere gli obiettivi prefissati?


Modificare questi parametri permette di mantenere la stessa struttura del gioco ottenendo risultati ben diversi. Abbiamo già parlato dell'orientamento del gioco in un precedente articolo (per chi se lo fosse perso: http://marcorinaldi.blogspot.it/2017/03/come-definire-il-rapporto.html). 
Vediamo come possiamo utilizzare altri quattro parametri fondamentali:


15 aprile 2017

I consigli di... Raffaele Esposito - Allenatore U19 Casertana F.C.

Dopo la breve parentesi internazionale si torna in patria con la rubrica delle interviste, e ci si torna insieme a Raffaele Esposito, allenatore della categoria Berretti per la Casertana Football Club, società del girone C di Lega Pro.



13 aprile 2017

Definire gli obiettivi attraverso il Goal-setting

"La differenza tra il campione e il fuoriclasse è la capacità di rimanere focalizzati sull'obiettivo e raggiungerlo sempre" 
[Gregorio Paltrinieri]


Goal-setting significa porsi degli obiettivi ed impegnarsi al massimo per raggiungerli.
Gli obiettivi sono la principale fonte di motivazione per l'atleta, e più sono percepiti come importanti, maggiore sarà l'impegno dedicato per cercare di raggiungerli.

11 aprile 2017

La superiorità posizionale

La superiorità posizionale si trova attraverso l'uomo libero alle spalle di una linea avversaria o in ampiezza. Se trovato con un passaggio filtrante o passante crea le premesse per generare una superiorità numerica, un uno contro uno o il superamento di una pressione avversaria.

Nell'immagine seguente possiamo vedere una situazione di inferiorità numerica a centrocampo, ma una superiorità posizionale del numero 10 oltre la linea:



09 aprile 2017

I consigli di... Michael Stefano - Head Coach U15 Toronto FC

Come promesso nella scorsa intervista, si cambia continente e si vola in Canada!!


Abbiamo con noi Michael Stefano, Head Coach dell'U15 del Toronto FC, società canadese che milita nella Major League Soccer (MLS), il massimo campionato di calcio degli Stati Uniti.


Solite quattro domande che ci permettono di avere un confronto tra le diverse società e i diversi allenatori che condividono con noi le loro metodologie ed esperienze. 


07 aprile 2017

Come usare la musica nel calcio

"Scegliete la musica giusta e la performance migliorerà fino al 20%" 
[Dr. Costa Karageorghis, psicologo del movimento]



La musica ha il potere di influenzare la prestazione degli sportivi, dai maratoneti ai calciatori e non è solo una teoria basata su percezioni personali. Alcuni studi sostengono infatti che la musica riduce la percezione dello sforzo e, aiutando il rilassamento, riduce anche il consumo di calorie.

Ha il potere di focalizzare l'attenzione e distogliere la mente dalla sensazione di fatica; funge da stimolo negli allenamenti più duri; aiuta a gestire momenti di ansia e nervosismo; aiuta a sincronizzare i movimenti seguendone il ritmo; crea l'ambiente giusto per imparare nuovi movimenti e ne migliora l'acquisizione.


05 aprile 2017

I moduli 343 e 3421 a confronto

Oggi voglio provare ad analizzare due moduli di gioco apparentemente molto simili, ma che in realtà hanno tantissime differenze. Per caratteristiche dei giocatori, per occupazione e degli spazi, per movimenti, nelle fasi di gioco, ecc...

Sembra banale, ma non è così.  In fondo non basta spostare due giocatori per cambiare modulo di gioco.




03 aprile 2017

I consigli di... Scott Sellars - Head Coach U21 Wolverhampton Wanderers

Fantastica intervista internazionale all'allenatore dell'U21 del Wolverhampton Wanderers, società della Championship Football League, seconda divisione inglese.

Scott Sellars merita una piccola presentazione: arriva nei Lupi (the Wolves) nella stagione 2014/15. Ha giocato oltre 500 partite in carriera, la maggior parte di queste in Premier League con società importanti come Leeds, Newcastle e Blackburn. A fine carriera ha lavorato come collaboratore per il Chesterfield prima di trasferirsi nell'Academy del Manchester City per quasi cinque anni.

Intervista veramente flash, ma molto interessante.

01 aprile 2017

Quali differenze ci sono tra Possessi palla e Giochi di posizione?

Ovviamente sappiamo tutti che ci sono notevoli differenze tra le due tipologie di allenamento. Vediamole insieme nel dettaglio.



Giochi di posizione

La squadra, o parte di essa, è schierata sul campo secondo una disposizione tipica della gara. Si fa sempre riferimento alla struttura complessa del sistema e del modello di gioco desiderati. I giocatori sono sempre schierati nei ruoli a loro attribuiti. La scelta di quale proporre dipende da diversi fattori, se il lavoro è globale o specifico, se vogliamo agire in maniera unidirezionale o bidirezionale, se desideriamo che la superiorità numerica avvenga internamente al perimetro di gioco o esternamente, se il gioco è proposto in uno spazio o in molteplici (divisione a settori), ecc..


30 marzo 2017

3 tipologie di passaggio

Questo articolo analizza tre tipologie di trasmissione prendendo in considerazione non la tecnica ma bensì la funzionalità del gesto.



Il contenuto è preso dal libro di D'Arrigo, Il senso del gioco, nel quale si parla appunto di funzionalità del passaggio: "chi effettua e chi riceve un passaggio deve capire che un avversario può avere una visione completa, parziale o addirittura può perdere la traiettoria del passaggio. Per questo, a seconda delle diverse prospettive che si generano nel difendente, i passaggi hanno funzionalità ed effetti notevolmente differenti."

Esistono quindi tre tipologie di passaggio:

28 marzo 2017

I consigli di... Christian Papalato - Allenatore U13 US Sassuolo

Per la rubrica dedicata alle interviste ai professionisti del settore abbiamo Christian Papalato, allenatore dell'under 13 (Giovanissimi fascia B) dell'Unione Sportiva Sassuolo Calcio.




Solita domanda personale. 
Come sei arrivato ad allenare l’u13 del sassuolo? Quale è stato il tuo percorso professionale?

"Dopo una serie di gravi infortuni (4 operazioni al ginocchio) che mi hanno costretto a tralasciare la strada del professionismo abbastanza giovaneho giocato per numerose società dilettantistiche emiliane e in queste ho avuto inoltre la possibilità di allenare partendo dai primi calci.
L’anno in cui ho deciso di appendere le scarpe al chiodo, all’età di 27 anni, ho ricevuto la chiamata da parte del Sassuolo calcio ... secondo anno di serie B della storia neroverde, un onore!!

Negli anni a Sassuolo ho allenato diverse categorie e ricoperto ruoli anche dirigenziali; dal responsabile dell’attività di base ai progetti scuola.
Attualmente sono allenatore dei giovanissimi B e responsabile dei Sassuolo Summer Camp da 6 anni."

26 marzo 2017

Il capitano: quali sono le caratteristiche per sceglierlo?

"I buoni capitani sono importanti quasi quanto gli allenatori. 
Si deve investire del tempo per identificarli, formali e aiutarli nel loro compito."
(Da "Il pallone non entra mai per caso" di Ferran Soriano)


O capitano! Mio capitano! scriveva Walt Whitman e recitava Robin Williams ne L'attimo fuggente, dedicando la poesia alla morte del presidente Lincoln, prode condottiero della nave America che supera ogni ostacolo e raggiunge il porto. 
Così come per Captain America, Jack Sparrow e Captain Tsubasa (alias Oliver Hutton), la figura del capitano evoca personaggi carismatici e coraggiosi, che guidano il loro team alla vittoria finale.

È una figura fondamentale, e portare la fascia è una grossa responsabilità che non dovrebbe essere presa con leggerezza. Il mister deve perciò individuarlo con attenzione osservando diverse caratteristiche che vedremo insieme:

24 marzo 2017

5 cose da fare e non fare per essere un buon allenatore

Oggi parliamo di comportamento e gestione del gruppo di lavoro, dalla squadra allo staff. Un piccolo elenco di comportamenti e suggerimenti per ottenere il massimo dal team.


1. Ottenere rispetto anziché esigerlo

Mostrare empatia, attenzione ai dettagli e sincero interesse verso lo staff e i giocatori è la chiave vincente per ottenere rispetto. Fondamentale anche il tipo di comunicazione utilizzata. 

Purtroppo non solo la sostanza conta, ma anche la forma vuole la sua parte. Potete anche essere buoni e sinceri, ma se i vostri modi sono burberi e scontrosi non otterrete mai nulla. Attenzione! Questo non significa che basta avere buone maniere se in fondo non c'è vero interesse, alla lunga si capisce...ed è peggio...

22 marzo 2017

I consigli di... Giuseppe Scervino - Allenatore U15 Teramo Calcio

Continua la serie di interviste flash. Devo dire che sta avendo un bel seguito. Soprattutto sto riscontrato tanta partecipazione e voglia di condivisione da parte di allenatori e preparatori professionisti e mi fa molto piacere, perché permette al nostro movimento di crescere e migliorarci sempre.

Oggi leggiamo le parole di Giuseppe Scervino, allenatore dell'Under 15 della Società Sportiva Teramo Calcio 1913, società del girone B di Lega Pro. 


Buongiorno Giuseppe. 
Parlaci di te, del tuo percorso professionale. 

"Dopo aver lasciato il calcio giocato, nel 2005, mi sono buttato nel mondo della scuola calcio, oltre a collaborare anche con la prima squadra della stessa società. Nel 2009 sono stato chiamato dal Teramo calcio dove ho avuto modo di lavorare con la squadra Juniores oltre a collaborare anche con l’Under 15 e 17. Nel 2011 sono passato nel San Nicolò Calcio dove ho allenato la categoria giovanissimi per 3 stagioni per poi ricoprire il ruolo di Responsabile Tecnico del settore giovanile. Nella stagione 2015/16 sono rientrato nel Teramo calcio dove alleno tuttora la squadra Under 15 nazionale."


20 marzo 2017

I movimenti della difesa a 3 contro 2 avversari

Semplice analisi dei movimenti dei tre difensori in base alla posizione della palla e degli avversari. 



Tralasciando l'elastico difensivo, gli scivolamenti, il temporeggiamento, la pressione sul portatore, la marcatura e la copertura, che sono concetti base applicabili sempre e piuttosto simili a prescindere dallo schieramento utilizzato, vediamo i comportamenti da attuare in alcune situazioni semplici con palla esterna. 

Ovviamente consideriamo la situazione isolata dal contesto gara, senza altri giocatori che possono contribuire nello sviluppo dell'azione. 


18 marzo 2017

Il Self Talk per condizionare la prestazione



Il self talk è un dialogo interno con noi stessi che facciamo continuamente durante la giornata. È una modalità riflessiva che può fortemente influenzare il modo di comportarsi. In ambito sportivo, i pensieri possono influenzare positivamente o negativamente la prestazione.

Il fulcro del self talk sta nella focalizzazione sui pensieri positivi e sugli obiettivi, in modo che essi portino al comportamento desiderato. La tecnica consiste nello sviluppo di affermazioni, incoraggiamenti, brevi istruzioni, parole chiave e frasi stimolanti da ripetere a se stessi (mentalmente o ad alta voce), al fine di sostituire eventuali pensieri negativi con stimoli positivi e rinforzanti. 

16 marzo 2017

I consigli di... Stefano Vaini - Preparatore Atletico U15 Giana Erminio -

Una nuova intervista ai professionisti del settore. 

Con noi oggi c'è Stefano Vaini, preparatore atletico dei Giovanissimi Nazionali dell'A.S. Giana Erminio 1909, società del girone A di Lega Pro. 



Ciao Stefano, parlaci di te, come sei arrivato alla Giana Erminio? 

"Volendo abbinare un'esperienza pratica extracurriculare al mio percorso di studi in Scienze Motorie, mi sono proposto alla società sportiva A.S. Giana Erminio. Se il primo anno mi è stata data la possibilità di affiancare lo staff e partecipare attivamente agli allenamenti e alle partite della prima squadra, in quello successivo ho avuto l'opportunità di ricoprire il ruolo di preparatore atletico dell'Under 15 nazionale."


14 marzo 2017

Proposta per la seduta di allenamento n°2

Dopo la prima idea di impostazione della seduta di allenamento, ve ne propongo un'altra altrettanto funzionale per la scuola calcio, molto lontana dagli schemi classici che prevedono la solita fase di attivazione, fase centrale e fase finale che tutti conosciamo. 

L'ho provata per la prima volta l'anno scorso alla prima seduta nella nuova società, ed il commento di un bambino fu "è il più bell'allenamento della mia vita!!!".....probabilmente esagerava, ma rimasi comunque molto soddisfatto per il suo apprezzamento :) 



La seduta ha un obiettivo principale che viene analizzato insieme ai bambini per farli arrivare ad un ragionamento logico che poi metteranno in pratica alternando esercitazioni a partite libere. L'abilità dell'istruttore sta nel far arrivare i bambini a dare loro le risposte che vogliamo, attraverso esercitazioni che stimolino quella caratteristica, per poi farla rivivere in partita. 

12 marzo 2017

Le basi: gli sviluppi tattici

Articolo tratto dal libro di Gianluca Andrissi dal titolo "L'allenatore di settore giovanile", un manuale del calcio molto dettagliato che spiega a fondo le basi che ogni tecnico dovrebbe avere per lavorare nel settore giovanile.



Ho cercato di riassumere molto brevemente il capitolo che parla della tattica di squadra, nello specifico quello degli sviluppi tattici. Alcuni sono scontati e ben noti alla maggior parte degli addetti ai lavori, ma fa sempre bene una ripassata generale :)

"Per sviluppi di tattica, sia in fase difensiva, sia in fase offensiva, si intendono tutte le modalità attraverso le quali è possibile realizzare i principi di tattica collettiva." 

10 marzo 2017

I consigli di...Vincenzo Varrica - Match Analyst e Collaboratore tecnico U. S. Città di Palermo

Questa volta ho il piacere di condividere le esperienze di Vincenzo Varrica, Collaboratore tecnico e Video Match Analyst della prima squadra dell'Unione Sportiva Città di Palermo, società della massima serie italiana.


Come sempre le presentazioni. 
Parlaci di te, come sei arrivato a Palermo, qual è stato il tuo percorso? 

"Dopo la mia esperienza in Spagna con il Real Murcia, ho frequentato il corso di match analyst organizzato dalla SICS presso coverciano, dopo che ho conseguito il diploma, ho presentato un progetto di match analyst per la categoria primavera del palermo, questo progetto è stato sposato con ottimi risultati nello scorso anno. 

Attualmente mi trovo in prima squadra, perchè Mr. De Zerbi aveva richiesto tale figura quella del video analista tattico e quindi la società mi ha voluto premiare permettendomi di fare il colloquio con De Zerbi che è andato nel migliore dei modi."

08 marzo 2017

Calcio femminile - ci sono differenze tra uomini e donne?

In occasione della Festa della Donna ne approfitto per scrivere un articolo dedicato al gentil sesso. Articolo che cerca di analizzare le differenze che ci sono (se ce ne sono) tra la prestazione delle calciatrici rispetto a quelle dei calciatori.



L'articolo viene scritto attraverso le nozioni acquisite al corso di formazione per Giovani Calciatori Uefa C dove il prof. Sbardella, allenatore della Nazionale Femminile di Calcio Under 19, ha presentato la sua esperienza diretta. Il mister ha sottolineando diversi aspetti interessanti, che vanno dallo sviluppo del movimento calcistico femminile fino alle caratteristiche della prestazione sportiva.

06 marzo 2017

Allenare il cervello con il Brain Kinetic

"L'essenza del sistema Brain Kinetic consiste nel confezionamento di diversi esercizi di propriocezione associati a sequenze di movimenti complessi, in grado di indurre l'attivazione di diverse aree corticali (motoria, somatosensitiva) e sottocorticali al fine dell'apprendimento e della corretta esecuzione del programma motorio richiesto". [Da "Il calcio a misura dei ragazzi vol. 2" di Horst Wein



Praticamente si lavora presentando esercitazioni nelle quali i ragazzi devono sempre ragionare per trovare la soluzione, attivando il cervello senza andare in modalità automatica. In questo modo si formano nuovi circuiti, nuove sinapsi tra i neuroni che potranno essere utilizzati in campo. "I calciatori saranno in grado di migliorare la loro performance nell'analizzare ed elaborare le informazioni che hanno ottenuto con i propri sensi durante una determinata situazione di gioco"

04 marzo 2017

Come definire il rapporto ampiezza/profondità nei giochi di posizione

Oltre alle dimensioni e ai tempi delle esercitazioni è importante definire il rapporto tra ampiezza e profondità del campo di gioco. Preparo un rettangolo o un quadrato? Maggiore ampiezza o maggior profondità? Più lungo o più ampio? 



Verrebbe da pensare ad una maggiore profondità rispetto all'ampiezza visto che il campo da gioco è un rettangolo di circa 100x60m. Ma questo è già un errore piuttosto banale e scontato. Nessuna squadra al mondo mantiene una distanza di cento metri tra i reparti. Anzi, solitamente si gioca in 40 o 50 metri. Difficilmente si allungano di più se non nel finale di partita quando le forze vengono meno. 

02 marzo 2017

I consigli di... Antonio Fabbri - Preparatore Atletico U15 Cesena -

Quest'oggi intervista flash ad Antonio Fabbri, attualmente preparatore atletico dei Giovanissimi Nazionali dell'A.C. Cesena, società di serie B. 



Solita domanda personale: come sei arrivato al Cesena? 

"Dopo una stagione nella cat. Primavera come collaboratore tecnico al seguito del mister con cui lavoravo da tempo, ho svolto il ruolo di preparatore in altra società professionistica e conseguito le abilitazioni di Allenatore Uefa B e preparatore atletico professionista. Dopo un paio di stagioni sono stato richiamato come Preparatore Atletico nel Settore Giovanile e tutt'ora svolgo tale ruolo nel Cat. U15."


Utilizzi una metodologia particolare? 

"Diciamo che mi avvalgo di tante metodologie anche in base al lavoro del mister con cui programmiamo i tempi e le modalità dei lavori con palla. Se dovessi dare un'indicazioni di quelle maggiormente utilizzate direi gli intermittenti per la componente aerobica-anaerobica e i circuiti funzionali per quanto riguarda la forza." 

28 febbraio 2017

7 soluzioni per la costruzione del gioco dal portiere

L'articolo è tratto dal libro di Oscar Cano "Il gioco di posizione del Barcellona", dove l'autore suggerisce sette soluzioni per la costruzione dal basso partendo dal portiere. 

Questo ruolo, nel modello Barcellona è diverso dal resto delle altre squadre: è un elemento al quale dare il pallone per riposizionarsi una volta riconquistata palla; risolve "problemi tecnici" e li crea agli avversari; sceglie il giocatore cui passare la palla in funzione della posizione dei vari difensori e ai loro movimenti; trova passaggi che superano la linea di pressione avversaria....insomma, molto diverso dal vecchio numero uno, dedito solo alla difesa della porta e a tirare su la palla il più lontano possibile.


26 febbraio 2017

Come utilizzare i Neuroni Specchio nell'allenamento

Scoperti casualmente da Giacomo Rizzolatti nell'Università di Parma, sono cellule neuronali che attivano la loro funzione quando compiamo un'azione o un gesto motorio intenzionale (si "accendono", ad esempio, quando prendo un biscotto per mangiarlo), ma si attivano anche quando vediamo qualcuno fare la stessa cosa (qualcuno che prende un biscotto per mangiarlo). 



Da qui il termine neuroni specchio. Come di fronte ad uno specchio, osservare qualcuno fare qualcosa equivale a guardarsi allo specchio ed immaginare che siamo noi a fare quel gesto. Funziona anche davanti alla TV o al cinema, e non solo con i movimenti, ma anche (e soprattutto) con le emozioni. Osservo qualcuno ridere e rido anche io, qualcuno piangere e mi rattristo. Con i bambini questo è evidente. Basta che inizia a piangere uno e attaccano tutti... 

24 febbraio 2017

I consigli di... Alfonso Esposito - Allenatore U15 U.C. AlbinoLeffe -

Oggi, nella rubrica dedicata alle interviste, leggiamo i consigli di Alfonso Esposito, allenatore dei Giovanissimi Nazionali dell' Unione Calcio AlbinoLeffe, società del girone B di Lega Pro.


Ciao Alfonso, dicci anche tu qual è stato il percorso che ti ha portato all'AlbinoLeffe 

"Arrivo sulle rive del Serio a seguito di un'esperienza professionale vissuta alla FeralpiSalò come collaboratore del tecnico Aimo Diana. Due anni importanti passati nel settore giovanile (Giovanissimi Nazionali e Berretti) fino al salto in Prima Squadra avvenuto nella passata stagione (Lega pro); devo ringraziare Mister Diana per la fiducia che ha riposto in me e nelle mie capacità."

22 febbraio 2017

Biomeccanica del tiro in porta

Oggi mi dedicherò ad un argomento più "scientifico" e leggermente più discorsivo del solito, ma non per questo meno interessante, anzi... Parliamo del tiro in porta dal punto di vista biomeccanico


Iniziamo dal gesto tecnico

Può essere scomposto semplicemente in 3 fasi:

20 febbraio 2017

Attaccare dalla zona 14


La zona 14 è stata classificata, attraverso la performance analysis, con il nome di "golden square", il quadrato d'oro da cui far partire tutte le giocate vincenti. Le squadre di maggior successo sviluppano il proprio gioco soprattutto in questa zona. 

Un esempio su tutti è la Francia campione del mondo '98 e campione europea 2000, che fece partire l' 81,3% degli assist proprio da lì (anche grazie alla presenza di un certo Zinedine Zidane). 

Esatto! La zona 14 è proprio quella del trequartista

Si trova immediatamente fuori area,  al centro della metà campo avversaria, e si calcola dividendo il rettangolo di gioco in una griglia di 6x3.

Secondo gli studi di Horn et al. (2002), giocare palla in area passando per la zona 14 produce una possibilità quattro volte maggiore di fare gol. 
Non solo, anche il passaggio laterale verso gli esterni effettuato da questa zona produce più effetti rispetto al lancio in verticale da dietro. Questo concetto è ovvio se consideriamo l'utilità dei passaggi in diagonale che permettono di ricevere palla guardando in avanti. 

18 febbraio 2017

I consigli di...Lorenzo Spina - Preparatore Atletico Settore Giovanile Robur Siena -

Continua la serie di interviste flash ai professionisti del settore.


Abbiamo il piacere di leggere le parole di Lorenzo Spina, preparatore atletico formatosi  nei settori giovanili di Siena ed Empoli,  quest'anno in forza alla Robur Siena, società di Lega Pro.


Ciao Lorenzo, dicci come sei arrivato nella Robur Siena

"Ho lavorato x 5 anni nell' A.C. Siena e questo è il primo che sono rientrato alla Robur Siena"

Domande da campo: ultimamente va molto di moda la periodizzazione tattica, la usate? Cosa ne pensi? 

"No non credo molto nella periodizzazione tattica soprattutto nelle prime squadre (c'è nella fase di preparazione un minimo di organizzazione in tal senso, ma nella parte centrale andiamo a lavorare ed impostare il lavoro settimanalmente se non giornalmente) nel settore giovanile invece secondo me ci deve essere per avere una crescita progressiva, sotto tutti gli aspetti (motori, condizionali, tecnici e tattici individuali), del giovane calciatore.
Volevo precisare, per non fraintendere sulla periodizzazione, che non ho modelli prestabiliti da rispettare in mesocicli, ma credo in un lavoro continuo di crescita progressiva e successivo mantenimento di quel livello raggiunto."

16 febbraio 2017

Il recupero immediato del pallone tramite il Gegenpressing

Nel 2008 Jurgen Klinsmann lo definisce appunto "il recupero immediato del pallone", riassumendo in poche parole una strategia tattica tutt'altro che semplice. 

Tradotto in inglese come "counterpressing" (che in italiano non è il contro pressing, ma la "riaggressione") è appunto il pressing immediatamente successivo alla perdita del pallone. Si differenzia dal pressing puro perché non si effettua su attacco organizzato ma sulla transizione negativa

Non tutte le squadre possono attuarlo. Serve, oltre ad una grande aggressività ed intensità, la giusta distanza tra i giocatori nella fase precedente. Per questo motivo è utilizzato principalmente dalle squadre che si ispirano al gioco di posizione. 

Uno dei modi per attuare il Gegenpressing è quello di negare l'accesso al centro del campo costringendo il portatore di palla a retrocedere oppure ad andare verso le fasce, dove la restrizione imposta dalla linea laterale incrementare le probabilità di recuperare palla. 
Ma non è l'unico modo. Ce ne sono tre:

14 febbraio 2017

5 pregi e 5 difetti dell'allenamento integrato


Questo articolo è stato scritto dopo la lettura dal libro di F. Marziali e M. Massi, "Proposte per la preparazione fisica integrata del calciatore" ed integrato (appunto) da pareri personali. Libro che parla di svariati argomenti, anche entrando nel dettaglio, ma che potrebbe essere sintetizzato in modo filosofico dalla frase: 
"non separare mai il corpo dalla mente" 
(o anche "non separare le capacità coordinative da quelle condizionali") . 

Ma, oltre all'aspetto fisico, la proposta di allenamento integrato sottolinea la piena fusione tra gli elementi tecnici, tattici e fisici. Si parla di "timing" come l'arte di coordinare la tattica, la tecnica, la condizione fisica e psicologica a servizio del gioco di squadra