30 marzo 2017

3 tipologie di passaggio

Questo articolo analizza tre tipologie di trasmissione prendendo in considerazione non la tecnica ma bensì la funzionalità del gesto.



Il contenuto è preso dal libro di D'Arrigo, Il senso del gioco, nel quale si parla appunto di funzionalità del passaggio: "chi effettua e chi riceve un passaggio deve capire che un avversario può avere una visione completa, parziale o addirittura può perdere la traiettoria del passaggio. Per questo, a seconda delle diverse prospettive che si generano nel difendente, i passaggi hanno funzionalità ed effetti notevolmente differenti."

Esistono quindi tre tipologie di passaggio:

28 marzo 2017

I consigli di... Christian Papalato - Allenatore U13 US Sassuolo

Per la rubrica dedicata alle interviste ai professionisti del settore abbiamo Christian Papalato, allenatore dell'under 13 (Giovanissimi fascia B) dell'Unione Sportiva Sassuolo Calcio.




Solita domanda personale. 
Come sei arrivato ad allenare l’u13 del sassuolo? Quale è stato il tuo percorso professionale?

"Dopo una serie di gravi infortuni (4 operazioni al ginocchio) che mi hanno costretto a tralasciare la strada del professionismo abbastanza giovaneho giocato per numerose società dilettantistiche emiliane e in queste ho avuto inoltre la possibilità di allenare partendo dai primi calci.
L’anno in cui ho deciso di appendere le scarpe al chiodo, all’età di 27 anni, ho ricevuto la chiamata da parte del Sassuolo calcio ... secondo anno di serie B della storia neroverde, un onore!!

Negli anni a Sassuolo ho allenato diverse categorie e ricoperto ruoli anche dirigenziali; dal responsabile dell’attività di base ai progetti scuola.
Attualmente sono allenatore dei giovanissimi B e responsabile dei Sassuolo Summer Camp da 6 anni."

26 marzo 2017

Il capitano: quali sono le caratteristiche per sceglierlo?

"I buoni capitani sono importanti quasi quanto gli allenatori. 
Si deve investire del tempo per identificarli, formali e aiutarli nel loro compito."
(Da "Il pallone non entra mai per caso" di Ferran Soriano)


O capitano! Mio capitano! scriveva Walt Whitman e recitava Robin Williams ne L'attimo fuggente, dedicando la poesia alla morte del presidente Lincoln, prode condottiero della nave America che supera ogni ostacolo e raggiunge il porto. 
Così come per Captain America, Jack Sparrow e Captain Tsubasa (alias Oliver Hutton), la figura del capitano evoca personaggi carismatici e coraggiosi, che guidano il loro team alla vittoria finale.

È una figura fondamentale, e portare la fascia è una grossa responsabilità che non dovrebbe essere presa con leggerezza. Il mister deve perciò individuarlo con attenzione osservando diverse caratteristiche che vedremo insieme:

24 marzo 2017

5 cose da fare e non fare per essere un buon allenatore

Oggi parliamo di comportamento e gestione del gruppo di lavoro, dalla squadra allo staff. Un piccolo elenco di comportamenti e suggerimenti per ottenere il massimo dal team.


1. Ottenere rispetto anziché esigerlo

Mostrare empatia, attenzione ai dettagli e sincero interesse verso lo staff e i giocatori è la chiave vincente per ottenere rispetto. Fondamentale anche il tipo di comunicazione utilizzata. 

Purtroppo non solo la sostanza conta, ma anche la forma vuole la sua parte. Potete anche essere buoni e sinceri, ma se i vostri modi sono burberi e scontrosi non otterrete mai nulla. Attenzione! Questo non significa che basta avere buone maniere se in fondo non c'è vero interesse, alla lunga si capisce...ed è peggio...

22 marzo 2017

I consigli di... Giuseppe Scervino - Allenatore U15 Teramo Calcio

Continua la serie di interviste flash. Devo dire che sta avendo un bel seguito. Soprattutto sto riscontrato tanta partecipazione e voglia di condivisione da parte di allenatori e preparatori professionisti e mi fa molto piacere, perché permette al nostro movimento di crescere e migliorarci sempre.

Oggi leggiamo le parole di Giuseppe Scervino, allenatore dell'Under 15 della Società Sportiva Teramo Calcio 1913, società del girone B di Lega Pro. 


Buongiorno Giuseppe. 
Parlaci di te, del tuo percorso professionale. 

"Dopo aver lasciato il calcio giocato, nel 2005, mi sono buttato nel mondo della scuola calcio, oltre a collaborare anche con la prima squadra della stessa società. Nel 2009 sono stato chiamato dal Teramo calcio dove ho avuto modo di lavorare con la squadra Juniores oltre a collaborare anche con l’Under 15 e 17. Nel 2011 sono passato nel San Nicolò Calcio dove ho allenato la categoria giovanissimi per 3 stagioni per poi ricoprire il ruolo di Responsabile Tecnico del settore giovanile. Nella stagione 2015/16 sono rientrato nel Teramo calcio dove alleno tuttora la squadra Under 15 nazionale."


20 marzo 2017

I movimenti della difesa a 3 contro 2 avversari

Semplice analisi dei movimenti dei tre difensori in base alla posizione della palla e degli avversari. 



Tralasciando l'elastico difensivo, gli scivolamenti, il temporeggiamento, la pressione sul portatore, la marcatura e la copertura, che sono concetti base applicabili sempre e piuttosto simili a prescindere dallo schieramento utilizzato, vediamo i comportamenti da attuare in alcune situazioni semplici con palla esterna. 

Ovviamente consideriamo la situazione isolata dal contesto gara, senza altri giocatori che possono contribuire nello sviluppo dell'azione. 


18 marzo 2017

Il Self Talk per condizionare la prestazione



Il self talk è un dialogo interno con noi stessi che facciamo continuamente durante la giornata. È una modalità riflessiva che può fortemente influenzare il modo di comportarsi. In ambito sportivo, i pensieri possono influenzare positivamente o negativamente la prestazione.

Il fulcro del self talk sta nella focalizzazione sui pensieri positivi e sugli obiettivi, in modo che essi portino al comportamento desiderato. La tecnica consiste nello sviluppo di affermazioni, incoraggiamenti, brevi istruzioni, parole chiave e frasi stimolanti da ripetere a se stessi (mentalmente o ad alta voce), al fine di sostituire eventuali pensieri negativi con stimoli positivi e rinforzanti. 

16 marzo 2017

I consigli di... Stefano Vaini - Preparatore Atletico U15 Giana Erminio -

Una nuova intervista ai professionisti del settore. 

Con noi oggi c'è Stefano Vaini, preparatore atletico dei Giovanissimi Nazionali dell'A.S. Giana Erminio 1909, società del girone A di Lega Pro. 



Ciao Stefano, parlaci di te, come sei arrivato alla Giana Erminio? 

"Volendo abbinare un'esperienza pratica extracurriculare al mio percorso di studi in Scienze Motorie, mi sono proposto alla società sportiva A.S. Giana Erminio. Se il primo anno mi è stata data la possibilità di affiancare lo staff e partecipare attivamente agli allenamenti e alle partite della prima squadra, in quello successivo ho avuto l'opportunità di ricoprire il ruolo di preparatore atletico dell'Under 15 nazionale."


14 marzo 2017

Proposta per la seduta di allenamento n°2

Dopo la prima idea di impostazione della seduta di allenamento, ve ne propongo un'altra altrettanto funzionale per la scuola calcio, molto lontana dagli schemi classici che prevedono la solita fase di attivazione, fase centrale e fase finale che tutti conosciamo. 

L'ho provata per la prima volta l'anno scorso alla prima seduta nella nuova società, ed il commento di un bambino fu "è il più bell'allenamento della mia vita!!!".....probabilmente esagerava, ma rimasi comunque molto soddisfatto per il suo apprezzamento :) 



La seduta ha un obiettivo principale che viene analizzato insieme ai bambini per farli arrivare ad un ragionamento logico che poi metteranno in pratica alternando esercitazioni a partite libere. L'abilità dell'istruttore sta nel far arrivare i bambini a dare loro le risposte che vogliamo, attraverso esercitazioni che stimolino quella caratteristica, per poi farla rivivere in partita. 

12 marzo 2017

Le basi: gli sviluppi tattici

Articolo tratto dal libro di Gianluca Andrissi dal titolo "L'allenatore di settore giovanile", un manuale del calcio molto dettagliato che spiega a fondo le basi che ogni tecnico dovrebbe avere per lavorare nel settore giovanile.



Ho cercato di riassumere molto brevemente il capitolo che parla della tattica di squadra, nello specifico quello degli sviluppi tattici. Alcuni sono scontati e ben noti alla maggior parte degli addetti ai lavori, ma fa sempre bene una ripassata generale :)

"Per sviluppi di tattica, sia in fase difensiva, sia in fase offensiva, si intendono tutte le modalità attraverso le quali è possibile realizzare i principi di tattica collettiva." 

10 marzo 2017

I consigli di...Vincenzo Varrica - Match Analyst e Collaboratore tecnico U. S. Città di Palermo

Questa volta ho il piacere di condividere le esperienze di Vincenzo Varrica, Collaboratore tecnico e Video Match Analyst della prima squadra dell'Unione Sportiva Città di Palermo, società della massima serie italiana.


Come sempre le presentazioni. 
Parlaci di te, come sei arrivato a Palermo, qual è stato il tuo percorso? 

"Dopo la mia esperienza in Spagna con il Real Murcia, ho frequentato il corso di match analyst organizzato dalla SICS presso coverciano, dopo che ho conseguito il diploma, ho presentato un progetto di match analyst per la categoria primavera del palermo, questo progetto è stato sposato con ottimi risultati nello scorso anno. 

Attualmente mi trovo in prima squadra, perchè Mr. De Zerbi aveva richiesto tale figura quella del video analista tattico e quindi la società mi ha voluto premiare permettendomi di fare il colloquio con De Zerbi che è andato nel migliore dei modi."

08 marzo 2017

Calcio femminile - ci sono differenze tra uomini e donne?

In occasione della Festa della Donna ne approfitto per scrivere un articolo dedicato al gentil sesso. Articolo che cerca di analizzare le differenze che ci sono (se ce ne sono) tra la prestazione delle calciatrici rispetto a quelle dei calciatori.



L'articolo viene scritto attraverso le nozioni acquisite al corso di formazione per Giovani Calciatori Uefa C dove il prof. Sbardella, allenatore della Nazionale Femminile di Calcio Under 19, ha presentato la sua esperienza diretta. Il mister ha sottolineando diversi aspetti interessanti, che vanno dallo sviluppo del movimento calcistico femminile fino alle caratteristiche della prestazione sportiva.

06 marzo 2017

Allenare il cervello con il Brain Kinetic

"L'essenza del sistema Brain Kinetic consiste nel confezionamento di diversi esercizi di propriocezione associati a sequenze di movimenti complessi, in grado di indurre l'attivazione di diverse aree corticali (motoria, somatosensitiva) e sottocorticali al fine dell'apprendimento e della corretta esecuzione del programma motorio richiesto". [Da "Il calcio a misura dei ragazzi vol. 2" di Horst Wein



Praticamente si lavora presentando esercitazioni nelle quali i ragazzi devono sempre ragionare per trovare la soluzione, attivando il cervello senza andare in modalità automatica. In questo modo si formano nuovi circuiti, nuove sinapsi tra i neuroni che potranno essere utilizzati in campo. "I calciatori saranno in grado di migliorare la loro performance nell'analizzare ed elaborare le informazioni che hanno ottenuto con i propri sensi durante una determinata situazione di gioco"

04 marzo 2017

Come definire il rapporto ampiezza/profondità nei giochi di posizione

Oltre alle dimensioni e ai tempi delle esercitazioni è importante definire il rapporto tra ampiezza e profondità del campo di gioco. Preparo un rettangolo o un quadrato? Maggiore ampiezza o maggior profondità? Più lungo o più ampio? 



Verrebbe da pensare ad una maggiore profondità rispetto all'ampiezza visto che il campo da gioco è un rettangolo di circa 100x60m. Ma questo è già un errore piuttosto banale e scontato. Nessuna squadra al mondo mantiene una distanza di cento metri tra i reparti. Anzi, solitamente si gioca in 40 o 50 metri. Difficilmente si allungano di più se non nel finale di partita quando le forze vengono meno. 

02 marzo 2017

I consigli di... Antonio Fabbri - Preparatore Atletico U15 Cesena -

Quest'oggi intervista flash ad Antonio Fabbri, attualmente preparatore atletico dei Giovanissimi Nazionali dell'A.C. Cesena, società di serie B. 



Solita domanda personale: come sei arrivato al Cesena? 

"Dopo una stagione nella cat. Primavera come collaboratore tecnico al seguito del mister con cui lavoravo da tempo, ho svolto il ruolo di preparatore in altra società professionistica e conseguito le abilitazioni di Allenatore Uefa B e preparatore atletico professionista. Dopo un paio di stagioni sono stato richiamato come Preparatore Atletico nel Settore Giovanile e tutt'ora svolgo tale ruolo nel Cat. U15."


Utilizzi una metodologia particolare? 

"Diciamo che mi avvalgo di tante metodologie anche in base al lavoro del mister con cui programmiamo i tempi e le modalità dei lavori con palla. Se dovessi dare un'indicazioni di quelle maggiormente utilizzate direi gli intermittenti per la componente aerobica-anaerobica e i circuiti funzionali per quanto riguarda la forza."