17 gennaio 2017

La legge dell'iceberg (piccola spiegazione sul modello del blog)

Questo post esula un pochino dal discorso calcio (anche se vi si possono trovare comunque delle correlazioni che vedremo più avanti), ma sentivo la necessità di scriverlo viste alcune "critiche" che mi sono state poste. Più di qualcuno infatti mi ha fatto notare che gli articoli sono molto corti, che non approfondiscono a sufficienza gli argomenti di cui parlo e lasciano un po' così, con più dubbi che certezze. 

La risposta a queste osservazioni è semplice: è una scelta voluta. 
Non sono corti per mancanza di argomentazioni o di conoscenze,  sono corti perché devono essere veloci da leggere, immediati, sintetici, pratici...ma senza essere banali.

Tutti noi andiamo sempre di corsa tra lavoro, doveri, impegni e quant'altro, e trovare anche dieci minuti per mettersi a leggere qualcosa diventa veramente difficile. In questo modo riesco a buttare li, in un flash, pochi spunti di riflessione che, quando avremo del tempo a disposizione, possiamo andare ad approfondire per conto nostro o attraverso il blog stesso aprendo un dibattito.  

Si ma che c'entra l'iceberg in tutto questo? 

La legge dell'iceberg consiste nel selezionare le informazioni chiave (la parte emergente dell'iceberg pari a circa il 10%), tenendo a disposizione la massa di informazioni di supporto (back up)  che rappresentano la parte sommersa. 

Chiamatela anche capacità di sintesi, ma il punto è uno: semplicità e chiarezza espositiva sono qualità fondamentali dei veri scrittori e relatori (e quindi di ogni mister o preparatore), la cui grandezza non nasce dal linguaggio aulico per eletti ma da un linguaggio semplice che permetta a tutti di entrare in sintonia con il relatore o lo scrittore. 

Diversi studi hanno dimostrato che la chiarezza espositiva, se rispetta i canoni della completezza dell'informazione, è inversamente proporzionale alla lunghezza del periodo. Allungando il messaggio la comprensione inizia a scendere fino ad arrivare a un punto di rottura (break even point), dove l'attenzione scende. 


François de La Rochefoucauld, scrittore e moralista francese del diciassettesimo secolo, disse che "la vera eloquenza consiste nel dire il necessario e soltanto il necessario" 


Mister Marco