"L'essenza del sistema Brain Kinetic consiste nel confezionamento di diversi esercizi di propriocezione associati a sequenze di movimenti complessi, in grado di indurre l'attivazione di diverse aree corticali (motoria, somatosensitiva) e sottocorticali al fine dell'apprendimento e della corretta esecuzione del programma motorio richiesto". [Da "Il calcio a misura dei ragazzi vol. 2" di Horst Wein]
Praticamente si lavora presentando esercitazioni nelle quali i ragazzi devono sempre ragionare per trovare la soluzione, attivando il cervello senza andare in modalità automatica. In questo modo si formano nuovi circuiti, nuove sinapsi tra i neuroni che potranno essere utilizzati in campo. "I calciatori saranno in grado di migliorare la loro performance nell'analizzare ed elaborare le informazioni che hanno ottenuto con i propri sensi durante una determinata situazione di gioco".
Alcuni grandi club europei (come Hoffenheim e Borussia Dortmund) hanno già integrato l'allenamento tradizionale con il Brain Kinetic, ed i risultati riscontrati sono:
- Rilassamento fisico;
- riduzione stress emotivo;
- aumento della fiducia in se stessi;
- riduzione della spesa energetica;
- riduzione dei movimenti compensatori;
- aumento dell'armonia e velocità dei movimenti.
Il metodo pone i seguenti obiettivi:
- Allenare occhio non dominante;
- allargare il campo visivo;
- migliorare rappresentazione interna spazio;
- recepire molte informazioni simultaneamente e reagire ad esse;
- arti inferiori indipendenti dagli arti superiori;
- aumentare la capacità di concentrazione;
- migliorare l'equilibrio;
- sviluppare il senso del tatto sulla palla.
Attraverso l'uso di accessori particolari:
Benda nera parziale, per coprire l'occhio più abile. "L'occhio meno abile sottoposto a un extra stimolo migliora l'acuità visiva e il senso spaziale. Migliorando il senso spaziale dell'occhio meno abile il giocatore tenderà a giocare indifferentemente sia a destra che a sinistra."
Benda totale, serve per coprire entrambi gli occhi.
Mascherina "Anglana", si tratta di una piccola mascherina rigida, nera, della larghezza di 4-5 cm inventata da Adriano e Franco Anglana che viene applicata all'altezza del naso e degli zigomi. "Ben posizionata, impedirà completamente la visuale intorno ai propri piedi per circa 100-150 cm. Il giocatore è praticamente impossibilitato a guardare i propri piedi e il pallone. Il controllo del pallone viene reso possibile dall'attivazione del senso tattile e propriocettivo e dal miglioramento del senso spaziale interno."
Mister Marco
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