30 marzo 2017

3 tipologie di passaggio

Questo articolo analizza tre tipologie di trasmissione prendendo in considerazione non la tecnica ma bensì la funzionalità del gesto.



Il contenuto è preso dal libro di D'Arrigo, Il senso del gioco, nel quale si parla appunto di funzionalità del passaggio: "chi effettua e chi riceve un passaggio deve capire che un avversario può avere una visione completa, parziale o addirittura può perdere la traiettoria del passaggio. Per questo, a seconda delle diverse prospettive che si generano nel difendente, i passaggi hanno funzionalità ed effetti notevolmente differenti."

Esistono quindi tre tipologie di passaggio:



I passaggi appoggiati

Rimangono sempre nel campo visivo avversario e sono utilizzati solitamente per un giro palla sicuro finalizzato al mantenimento del possesso palla senza rischiare di perderla.



I passaggi passanti

Sono passaggi nello spazio verso una zona non visibile dall'avversario ma, poiché non indirizzati verso la porta, permettono a quest'ultimo di tornare in posizione e vedere di nuovo la palla.



I passaggi filtranti

Sicuramente i più efficaci e pericolosi. Sono effettuati nello spazio e indirizzati verso la porta, solitamente in verticale, e permettono di superare linee di pressione avversarie.




A seconda del gioco espresso dalla squadra si sceglierà una tipologia di passaggio piuttosto che un'altra. Più verticale, con un maggior numero di passaggi filtranti e passanti, o più manovrata con un maggior numero di passaggi appoggiati.

Importante comunque tenere in considerazione che "l'obiettivo finale del gioco non è quello di scambiarsi la palla in maniera del tutto antifunzionale, ma consiste nel cercare di creare disorganizzazione nel sistema di gioco avversario."




Voi quale funzionalità di passaggio chiedete alla vostra squadra?

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Mister Marco

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