Per chi invece va di corsa, ecco i cinque pilastri in breve:
1. Un leader deve essere se stesso
Cercare di essere diversi non funziona, perché gli altri se ne accorgono subito. Se è solo apparenza non funziona. Non significa che bisogna essere per forza un duro. Ma essere se stessi.
2. Deve essere autorevole
Sapere molto di quel che insegna. Sapere i particolari. Quando uno sa, non ha paura del confronto. Se non sappiamo bene l'argomento che vogliamo insegnare dobbiamo metterci a studiare e ascoltare chi ha maggiore esperienza di noi.
3. Deve essere giusto.
L'idea di giustizia. Essere molto esigente, ma con tutti. Non fare mai favori a qualcuno per simpatia. L'allenatore ingiusto viene considerato con odio dai suoi giocatori. Bisogna essere sempre giusti. Valutare le cose dal punto di vista dei giocatori.
4. Deve combinare richieste con aiuti
Essere esigenti ma dare anche. Chiedere e pretendere, ma aiutare e comprendere quando serve.
5. Deve creare situazioni di affettività
O, meglio ancora, senso di appartenenza. Non troppo. Troppa confidenza può essere controproducente. Quanto basta. Far capire alla squadra che tutti sono indispensabili.
Visti così sembrano semplici, ma vi assicuro che non lo sono. Alcuni sono innati, altri vanno approfonditi e migliorati.
E voi, avete i cinque pilastri del leader?
Mister Marco
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