In un calcio fatto di tatticismi e transizioni sempre più efficaci, agire di anticipo diventa fondamentale per avere la meglio sul nostro avversario. E mentre il difensore può giocare di anticipo sul marcatore diretto e l'attaccante a sua volta anticiparlo per conquistare la palla, il mister deve anticipare e prevedere le possibili giocate avversarie, o meglio ancora, preventivarle. Anticipare lo sviluppo dell'azione e prepararsi a quella successiva. Prepararsi a difendere mentre attacchiamo, e ad attaccare mentre ci difendiamo.
Parliamo quindi di attacco preventivo e difesa preventiva.
Per difesa preventiva si intende: predisporre anticipatamente alcuni giocatori ad un'azione difensiva quando la squadra è in possesso palla. Questi giocatori non partecipano attivamente alla fase di attacco, ma si occupano di impedire la ripartenza avversaria, attraverso marcature e coperture preventive, in caso di perdita del pallone.
Per attacco preventivo si intende: predisporre alcuni giocatori alla fase offensiva quando la propria squadra è in fase di non possesso. Come per la difesa preventiva, questi giocatori non partecipano attivamente alla fase difensiva, ma si trovano sopra la linea della palla pronti a smarcarsi e far partire un rapido contropiede. L'attacco preventivo consente veloci ripartenze impedendo la riorganizzazione avversaria e creando grandi difficoltà.
È sempre applicabile? Dipende...
Dipende molto dal modello di gioco, ovviamente. Ma nel calcio moderno ormai appare strano immaginare giocatori esclusi dalle fasi di gioco. Ormai tutti attaccano e tutti difendono. Due attaccanti che si preparano per il contropiede lasciando la squadra a difendere, o tre difensori che restano nella propria metà campo mentre gli altri attaccano non si vede più in nessuna squadra.
Ma predisporre mentalmente i giocatori alla fase successiva quello si, è sicuramente un vantaggio. Velocizzare il pensiero al punto di diventare proattivo consente di non subire passivamente la giocata avversaria, ma prevederla, anticiparla e farsi trovare preparati.
Il mio consiglio è perciò quello di allenare il pensiero preventivo.
Come sempre, trovate voi il modo ;)
Mister Marco
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