12 febbraio 2017

I consigli di... Fulvio Pea - Allenatore Pro Piacenza -

Continua la serie di interviste ai professionisti del settore, ed oggi ho il piacere di farvi leggere le parole di Fulvio Pea, allenatore della prima squadra del Pro Piacenza 1919, società del girone A di Lega Pro. 

Il mister merita una piccola presentazione:
Da questa stagione alla guida del Pro Piacenza, ha precedente allenato Cremonese, Monza, Juve Stabia, Padova, Sassuolo e Lucchese. Vice allenatore ad Ancona, Napoli e Siena. Ha vinto con la primavera della Sampdoria (campionato, coppa Italia e supercoppa Italia), dell'Inter (Champions U18 e Torneo di Viareggio) ed allenato in diversi settori giovanili. (fonte https://it.m.wikipedia.org/wiki/Fulvio_Pea


Domanda personale: sei uno dei pochi allenatori che non ha giocato ad alti livelli ma che ha allenato squadre importanti, come si  arriva nel professionismo?

"Sinceramente non ho giocato, se non nelle giovanili di una squadra professionistica. Per questo motivo ho continuato a coltivare la mia forte passione per questo gioco, seduto in panchina, prima per gioco e poi, con il tempo, assistito da molta fortuna, a trasformare un momento di divertimento in uno di lavoro."



Parliamo di campo, qualche spunto per gli allenatori che ci leggono:

Che tipo di metodologia utilizzi? 

"Una metodologia nata dal confronto avuto per un anno intero con Roberto Sassi e il fratello Aldo, insieme a Rampinini Ermanno e il dottor Pecci. Praticamente abbiamo sperimentato sulla squadra che allenavo in quella stagione, qualsiasi tipo di esercitazioni: dalla tecnica, alla tattica, alle partitelle a tema, al lavoro di forza e a quelli aerobici e anaerobici, insomma è' stato un anno lunghissimo ed impegnativo che ci ha prodotto numeri utili per far nascere un metodo che ormai utilizzo da molti anni."



Come è impostata la settimana tipo di allenamento?  

"La settimana tipo della mia squadra prevede un giorno di riposo dopo la gara, a meno che non ci sono turni infrasettimanali. Altrimenti si incomincia il lunedì se la gara è' al sabato o martedì se la gara è' alla domenica con un lavoro dedicato per ritmi e dimensione dei campi a coloro che hanno giocato: riscaldamento, esercitazioni di tecnica applicata, possessi palla ed esercitazioni di tattica già orientati alla gara da giocare, prima di dividere la squadra in chi ha giocato, e chi no.
Il primo gruppo prosegue solitamente con un lavoro aerobico, mentre il secondo gruppo con esercitazioni ad alta intensità. Per esempio partite di 2c2/3c3 in campo ridotto ma con le porte, per infine concludere con una partitella.

Il secondo giorno di lavoro presento un doppio oppure un allenamento lungo: nel primo caso al mattino dividiamo la squadra in due gruppi impegnati in un circuito di forza e in quello tattico di reparto.
Al pomeriggio via libera ai possessi, partite a superiorità o inferiorità numerica, e triangolari. Nel secondo caso, la squadra lavorerà in palestra nella prima parte e poi via libera alla palla....

Il giovedì è' l'allenamento più lungo ma meno intenso, dedicato alla fase offensiva

L'allenamento del venerdì prevede invece una serie di esercitazioni di tattica difensiva a momenti di scarico (per esempio torellini tattici).

Il sabato apriamo con delle esercitazioni di psicocinetica, per poi continuare con tempi brevissimi a possessi palla o con partite a tema. Per concludere, prepariamo le palle inattive."


Vi servite di strumentazioni tecnologiche di supporto?

"È difficile avere oggi, strumenti utili a perfezionare il lavoro, visto che le società tendono a "risparmiare" senza invece offrire agli staff, la possibilità di lavorare con maggior professionalità. E quindi proviamo a lavorare utilizzando l'esperienza e i modelli del passato, anche se non sono poi confrontabili con la realtà!!!"


Infine qualche suggerimento:
Cosa consiglieresti ad un ragazzo che inizia ora il suo percorso da allenatore?

"Consigli è sempre difficile darli, però un suggerimento mi viene spontaneo, visto che mi ha accompagnato nella mia carriera, mi ha fatto compagnia nei momenti difficili, e mi ha aiutato in quelli, più fortunati: la passione... Vero propellente utile a sopportare le problematiche di un allenatore, i sacrifici, che spesso il nostro ruolo ci impone. E per usare un luogo comune: MAI MOLLARE.....e aggiungo ANZI, rispondere sempre con l'entusiasmo, fiero delle proprie idee, è certo che il lavoro "paga sempre"....." 


Grazie mille al mister Fulvio Pea per aver condiviso i suoi metodi e per i consigli, che condivido pienamente. Mai mollare!! 

Alla prossima intervista ;) 

Mister Marco

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