24 aprile 2017

Anticipo o difendo la porta?

Una delle situazioni più frequenti in partita è quella della marcatura dell'avversario. Solitamente del difensore contro un attaccante di spalle in attesa di ricevere palla, ma non solo.

Tralasciando l'analisi della postura, degli appoggi, della distanza, e quant'altro, vorrei soffermarmi solo su una scelta importante che manda in crisi molti giocatori: anticipo o difendo la porta?


Risposta secca: nel dubbio difendo la porta!! Facile.


Ma proviamo a fare un analisi più dettagliata. Innanzitutto il posizionamento:

Il riferimento classico per il posizionamento che consente di anticipare è quello che tiene conto della linea longitudinale (o più facilmente quella laterale). Io preferisco dire marcatura esterna perché è più semplice anche da comunicare ai giocatori.



La marcatura esterna si può effettuare in casi di superiorità numerica, dove la presenza di un compagno in copertura garantisce la difesa della profondità. Quindi bisogna tener conto:
  • della distanza tra possessore di palla e l'attaccante da marcare. Se non ho la giusta distanza non avrò il tempo necessario per anticipare;
  • delle abilità tecniche del possessore di palla per capirne le intenzioni. Riuscire a capire quando sta per partire il lancio, e quindi anticipare il movimento, è possibile solo se riesco ad intuire le intenzioni del portatore di palla osservandolo durante la gara o studiandolo in precedenza;
  • della differenza di velocità tra l'attaccante e il difendente. Se mi chiamo Galeazzi e devo marcare Neymar forse ci penso due volte prima di tentare l'anticipo...chiaro no?
  • della distanza che intercorre tra me e il difensore centrale. Se sono solo o il mio compagno è troppo distante o troppo largo per garantirmi una efficace copertura è meglio evitare e tenere la posizione cercando di rallentare l'avversario; 
  • della distanza dalla porta. Se sono in area o al limite di essa non è prudente cercare l'anticipo perché se fallisco è praticamente finita, e prendo gol.
Tutti questi consigli dipendono sempre e comunque dalla percezione e dalla scelta del difensore, che deve valutare attentamente se cercare o no di anticipare l'avversario, anche in relazione alle proprie abilità individuali.

In situazioni di pericolo è invece preferibile il secondo tipo di posizionamento, quello sulla linea della porta (cioè sulla linea immaginaria che va dalla palla alla porta passando per l'attaccante). In questo caso non si cerca l'anticipo ma si invita semmai l'avversario a ricevere spalle alla porta o verso l'esterno.



Come alleniamo questo principio di tattica individuale?

Come sempre perso che un buon mix tra situazionale semplice e complesso sia l'ideale. Non si può pensare di correggere eventuali errori individuli in una partita o in una esercitazione a grandi numeri. Meglio utilizzarle per analizzare i diversi sviluppi che si possono creare e capire quale tipo di marcatura sia preferibile scegliere in una determinata situazione, focalizzando le correzioni sul reparto o sul piccolo gruppo.

Il miglioramento della tempistica, del posizionamento, della postura, delle distanze, ecc. può essere allenato invece in situazioni semplici di 1vs1, 2vs2, 3vs3, ponendo l'accento proprio sugli aspetti individuali.

Vi lascio con un video di uno dei migliori difensori in assoluto per quanto riguarda l'anticipo. Occhio che farà venire la pelle d'oca a molti ;)



Mister Marco ⚽ 

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