15 dicembre 2016

La gestione della squadra

Tra le qualità che ogni allenatore, istruttore o preparatore deve avere c'è indubbiamente una buona leadership, ossia la capacità di creare seguaci,  uomini o ragazzi disposti a seguire il loro leader o capo. Questa capacità è strettamente legata alla personalità ed è gruppo-dipendente. Un buon leader potrebbe esserlo per un gruppo ma non per un altro. Così come un allenatore può risultare vincente in una squadra ma non in un altra. 


Comunemente vengono distinte 5 tipologie di leadership:
[fonte https://lamenteemeravigliosa.it/5-tipi-leader-sociologia-gruppi/] 

1. Leadership di delega (laissez-faire)

Quando parliamo della leadership di delega, ci riferiamo ai leader invisibili o permissivi. Si tratta di persone che gestiscono l’attività degli altri e il cui compito è quello di distribuire gli incarichi. È uno stile particolarmente efficace nei casi di gruppi formati da persone molto motivate e capaci, che di solito stanno solo aspettando che qualcuno dica loro che cosa devono fare.
Questo tipo di leader si assicura che le sue indicazioni siano delle linee guida per il resto del gruppo, permettendo la comunicazioneIl pericolo della leadership di delega si presenta nel momento in cui è necessario un intervento diretto del leader, e questo non interviene.
Ci troviamo davanti a un leader che, se pecca, lo fa per difetto. Per questo è facile che un elemento destabilizzante faccia sì che tutto gli sfugga di mano. 

2. Leadership autocratica

A differenza del leader precedente, il leader autocratico è una persona che interviene sempre. Il suo canale di comunicazione è unidirezionale, visto che si limita a parlare, manon ascolta il gruppo a cui si rivolge. D’altra parte, è spesso un leader che vuole un alto livello di controllo, e funziona molto bene in quei gruppi in cui le persone hanno molti dubbi su come bisogna svolgere il lavoro assegnato, ma sono già motivate.
Il pericolo di questo leader è che sia poco motivante nel caso di gruppi molto preparati, perché le persone sentiranno di aver perso la loro libertà quando si dirigono a lui.
Infine, il leader autocratico prova spesso unsentimento di superiorità nei confronti delle persone che dirige, un atteggiamento che potrebbe rendere l’equilibrio molto precario e rappresentare un ulteriore pericolo.
3. Leadership democratica
Come avrete intuito, questo tipo di leadership è quello che viene applicato più spesso nei sistemi politici occidentali. Il leader democratico cerca di potenziare al massimo la bidirezionalità comunicativa. Comanda, ma non dimentica l’importanza di fare attenzione al feedback del gruppo che dirige. Ciò che caratterizza questo tipo di leadership è proprio il continuo ricorso alla consultazione delle opinioni altrui.
Si tratta di un buon leader per gruppi preparati, ma non troppo motivati. Il fatto di sentirsi ascoltati può essere il miglior rimedio per aumentare la motivazione e l’interesse delle persone, sia nella scelta delle procedure che degli obiettivi. 

4. Leadership transazionale

Il leader transazionale si focalizza sugliobiettivi. Assume il ruolo di guardiano della motivazione del gruppo e, per mantenerla viva, ricompensa o castiga le persone che dirige a seconda del loro impegno o interesse.
Questo tipo di leader, se è abile nello svolgere il suo compito, è ottimo per guidare procedimenti lunghi e complessi, in cui il gruppo non ha né riesce a trovare facilmente una motivazione nel lavoro e in ciò che deve fare.
Le ricompense esterne (promozioni, vacanze, flessibilità, aumenti, ecc.) possono quindi ovviare a questa carenza di motivazione, maun buon leader dovrà essere in grado di distribuirle in modo giusto ed efficace.
Il pericolo di questo tipo di leadership riguarda l’obiettivo del progetto e l’atmosfera che si creerà all’interno nel gruppo, in cui molto spesso la competitività di fronte a queste ricompense potrebbe danneggiare i rapporti umaniUn esempio di leadership transazionale è quella degli allenatori di calcio.
5. Leadership trasformazionale
Il leader trasformazionale si concentra soprattutto sulla motivazione del gruppo, ma lo fa a partire dal compito da svolgere. Il suo intento è che il gruppo raggiunga gli obiettivi, certo, ma senza perdere di vista altri valori “secondari”. Questi obiettivi trasversali possono essere molto diversi: l’acquisizione di competenze da parte dei membri del gruppo, creare un clima positivo, prendersi cura dell’ambiente di lavoro, ecc.
Questo tipo di leader ottiene ottimi risultati quando deve guidare un gruppo che non ha un alto livello di conoscenza né di motivazione, e che non sente una pressione troppo alta per il raggiungimento degli obiettivi principali. 

Sebbene siano caratteristiche innata legate molto alla personalità,  penso che,  come in tutti gli ambiti,  lo studio e l'applicazione di alcuni principi possano migliorare notevolmente la nostra capacità (o necessità) di leadership. 

Mister Marco

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