22 dicembre 2016

Come allenare le palle inattive



Articolo estratto e riassunto dal notiziario del settore tecnico n°4/2015 scritto da Leonardo Semplici [tesi finale al master Uefa pro 2014-2015].

Nel suo articolo si parla di schemi su calcio piazzato visti dal punto di vista dei difendenti. In fase di non possesso suggerisce due atteggiamenti tra i quali poter scegliere:

1. La difesa a zona integrale,  con il posizionamento dei calciatori non condizionato da quello iniziale degli avversari;
2. La difesa a zona mista,  in cui gli allenatori alternano alcuni giocatori schierati a zona ed altri che,  invece,  si occupano della marcatura a uomo di alcuni saltatori avversari.


La sua scelta cade sulla seconda opzione,  decidendo di schierare quattro marcature a uomo,  che consente di “trattare” con particolare attenzione i migliori saltatori avversari,  e sei uomini a zona più il portiere a caccia della palla.

Tralasciando scelte tattiche,  posizionamenti vari e caratteristiche dei giocatori passiamo direttamente al come allenarle.

Quando si allenano? Direi… sempre!”

Fin dal primo giorno di ritiro il nostro allenatore imposta la squadra per assegnare ai vari giocatori,  in accordo alle loro caratteristiche,  le posizioni da occupare ed i comportamenti da attuare nei calci piazzati in fase difensiva.
L’organizzazione del lavoro,  specialmente nelle prime fasi, è sicuramente didattica e poco situazionale. Spiega ai giocatori cosa vuole da ognuno di loro  e lavora sia sui comportamenti che sulle letture da attuare. Nei giorni di ritiro,  quindi, insiste molto su questa parte didattica,  preferendo dare delle pillole nei vari allenamenti piuttosto che dedicare 30-40 minuti ogni 5-6 sedute.
Il motivo è chiaro: sono situazioni di gioco che richiedono un’attenzione altissima e quindi anche la preparazione della situazione va effettuata con la massima attenzione che inevitabilmente si perderebbe in sessioni molto lunghe.
Nella settimana tipo alterna le modalità di allenamento, dando molta importanza al ripasso e all’utilizzo dell’analisi video per correggere errori e visionare le squadre avversarie.

La sequenza didattica segue questo iter:

1. Uomini di zona vs nessun avversario. La prima esercitazione è rivolta a loro,  per far capire quali sono le zone di competenza, per dare loro una lettura comune delle situazioni e per farli familiarizzare con le caratteristiche dei compagni di reparto.
2. Uomini di zona vs avversari in numero crescente. Naturale evoluzione dell’esercitazione precedente.
3. Marcatori a uomo vs avversari in parità numerica. Si allenano i quattro marcatori a uomo in parità numerica. In questa fase si pone l’attenzione sul modo di marcare l’uomo. La marcatura deve essere tale da conquistare il pallone,  con i giocatori che si posizionato più vicini alla palla rispetto agli attaccanti,  marcando con il braccio davanti il diretto avversario,  onde impedire l’anticipo sul primo palo. Importante non perdere mai di vista la palla!
4. Marcatori a uomo vs avversari in superiorità numerica. Si tratta di un evoluzione dell’esercizio precedente. In questa fase vuole che i quattro non si facciano attirare dall’uomo libero e forza molto l’uscita del portiere.
5. Palla inattiva a ranghi completi. Chiede a chi calcia di variare il più possibile,  per allenare la squadra a più situazioni (primo palo,  secondo,  palla corta,  ecc.). Provano da entrambi i lati e con entrambi i piedi per avere una palla ad entrare o ad uscire.
6. Palla inattiva e sviluppo.  A metà campo si gioca un 11 contro 11 partendo sempre da una situazione di palla inattiva. Dopo la palla inattiva si fa sviluppare una situazione di gioco per circa 30 secondi.
7. Partita palla inattiva. Si gioca una partita 11 contro 11 in cui ogni volta che la palla esce dal campo,  invece che ripartire con una rimessa laterale o con un rinvio dal fondo,  si ricomincia con un calcio piazzato.

Conclude dicendo che non esiste nessun modo che permetta di non subire gol in queste situazioni e ogni allenatore dovrebbe conoscere tutte le varie possibilità di difesa,  adattandole alla situazione che troverà.

Mister Marco 

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