22 marzo 2017

I consigli di... Giuseppe Scervino - Allenatore U15 Teramo Calcio

Continua la serie di interviste flash. Devo dire che sta avendo un bel seguito. Soprattutto sto riscontrato tanta partecipazione e voglia di condivisione da parte di allenatori e preparatori professionisti e mi fa molto piacere, perché permette al nostro movimento di crescere e migliorarci sempre.

Oggi leggiamo le parole di Giuseppe Scervino, allenatore dell'Under 15 della Società Sportiva Teramo Calcio 1913, società del girone B di Lega Pro. 


Buongiorno Giuseppe. 
Parlaci di te, del tuo percorso professionale. 

"Dopo aver lasciato il calcio giocato, nel 2005, mi sono buttato nel mondo della scuola calcio, oltre a collaborare anche con la prima squadra della stessa società. Nel 2009 sono stato chiamato dal Teramo calcio dove ho avuto modo di lavorare con la squadra Juniores oltre a collaborare anche con l’Under 15 e 17. Nel 2011 sono passato nel San Nicolò Calcio dove ho allenato la categoria giovanissimi per 3 stagioni per poi ricoprire il ruolo di Responsabile Tecnico del settore giovanile. Nella stagione 2015/16 sono rientrato nel Teramo calcio dove alleno tuttora la squadra Under 15 nazionale."



Parlaci della tua metodologia, ne usi una in particolare? Ti ispiri a qualche allenatore affermato? 

"Ho avuto la fortuna di lavorare nei settori giovanili di due importanti realtà come Teramo e San Nicolò, perché mi hanno dato modo di formarmi come allenatore. Sono convinto che il lavoro svolto con i ragazzi dà la possibilità di crescere molto sotto tutti i punti di vista, sia tecnico-tattici che psicologici e di gestione gruppo. 

La metodologia utilizzata è indirizzata quasi prevalentemente su lavori tecnici, soprattutto di tecnica applicata, con progressioni didattiche che vanno di pari passo con la crescita individuale dei ragazzi. Lavoro molto su esercitazioni specifiche per il miglioramento dei gesti tecnici, quasi sempre in situazioni di gioco, perché alla fine tutto si deve rifare a quello che sarà la prestazione in partita. 

Generalmente nelle prime fasi della stagione cerco di mantenere il carico cognitivo dei lavori svolti non troppo alto, per dare modo ai ragazzi di adattarsi e assimilare la nuova metodica di lavoro. Utilizzo molto esercitazioni che vanno dal 1>1 al 3>3, così come lavori per reparti che vanno dal 4>0 al 4>4

Quello su cui lavoro veramente poco è la tattica collettiva. Con i ragazzi di questa fascia d’età preferisco non lavorare con il classico 11>0 ma lavorare con i singoli reparti per poi metterli in catena con partite a tema specifiche. Devo dire anche che lavoro in una società che predilige la crescita individuale al risultato di classifica in se, e questo fa sì che possa lavorare su obiettivi prestabiliti di tecnica e tattica individuale. 

Non mi ispiro ad un allenatore in particolare ma seguo con molta attenzione un po’ tutti. Oltre ai soliti nomi come Guardiola o Ancelotti, seguo Sarri e Giampaolo ma soprattutto Marco Baroni e Domenico Di Carlo che reputo due ottimi allenatori, molto preparati, e che fanno esprimere un bel gioco alle proprie squadre."



Come è impostata la settimana tipo di allenamento? 

"Noi ci alleniamo 4 volte a settimana, dal martedì al venerdì. Premetto che generalmente dedichiamo poco spazio ai lavori cosiddetti “a secco”, in linea generale inseriamo sempre la palla.


  • Martedì cominciamo con una seduta con carico di lavoro con media intensità e con carico cognitivo medio/basso, inseriamo esercizi di tecnica specifica e di partite a tema. In questo giorno lavoriamo molto con esercizi di tipo coordinativo.
  • Mercoledì invece cominciamo ad aumentare notevolmente le intensità e il carico cognitivo, con la proposizione sia di esercizi che di esercitazioni con obiettivo prestabilito, per esempio andiamo dal 1>1 per il dribbling al quale segue la conclusione in porta e al quale segue un 2>2, il tutto in successione. In questo giorno tendiamo a dividere la squadra in 2 gruppi, uno lavora sugli obiettivi sopracitati e con lo sviluppo di possessi o di giochi di posizione, sempre effettuati ad alta intensità, mentre un gruppo lavora con il preparatore atletico.
  • Giovedì lo dedichiamo allo sviluppo di lavori per reparto in funzione della partita precedente, sia per migliorare eventuali errori commessi, ma soprattutto per rafforzare dei concetti già recepiti. Oppure facciamo una partita amichevole.
  • Venerdì generalmente, dopo un riscaldamento tecnico, lavoro subito con partite a tema, cercando di riproporre il sistema di gioco con cui giocheremo la domenica, per concludere con lavori di reattività e rapidità associati sempre al tiro in porta, sia 1>portiere che 1>1 o 2-3>1."

Vi servite di strumentazioni tecnologiche di supporto? 

"Utilizziamo un sistema di monitoraggio della frequenza cardiaca. Solo nelle partite casalinghe ho la possibilità di avere la ripresa video per fare la Match Analysis, che generalmente propongo il giovedì prima dell’allenamento."



Infine, che consiglio ti sentiresti di dare ad un allenatore che inizia ora la sua carriera? 

"Non mi sento di dare dei consigli a nessuno, perché sono convinto che in questo mondo c’è solo da imparare giorno dopo giorno, e io faccio parte di questa categoria. Vi posso solo dire di aggiornavi continuamente, di parlare e confrontarvi con più allenatori possibili, e di mettere in campo quelle che sono le vostre idee, i vostri principi e anche la vostra fantasia, usando una metodologia il più adeguata possibile alla categoria che allenate. Come dico sempre ai miei collaboratori, un’esercitazione è bella solo quando è utile per chi la esegue. Faccio un grosso in bocca al lupo a tutti."


Grazie mille mister Scervino per i preziosi consigli.

Alla prossima!

Mister Marco ⚽

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