09 gennaio 2017

Quando sostituire un giocatore?



Ogni allenatore vorrebbe avere la capacità di far entrare i giocatori giusti al momento giusto. Che la sostituzione sia per scelta tattica, stanchezza o infortunio non importa. Se il giocatore che entra gioca bene, cambia il corso della partita, e magari ci fa anche vincere, allora siamo considerati dei bravi allenatori. Viceversa delle schiappe. 

Tralasciando però le considerazioni sulla sostituzione di tipo tattico, vorrei proporvi un metodo interessante per effettuare le sostituzioni tenendo conto solamente della stanchezza psico-fisica del calciatore.

Si chiama Regola del <58’ <73’ <79’ [fonte: Tutti i numeri del calcio,  C. Anderson e D. Sally


Quando un allenatore è in svantaggio dovrebbe effettuare il primo cambio entro il cinquantottesimo minuto, il secondo entro il settantatreesimo e il terzo entro il settantanovesimo. Se sta vincendo, non importa quando fa le sostituzioni. 

Questa teoria è stata avanzata da Bret Myers, insegnante di Management alla Villanova University ed ex giocatore della USL. 
Secondo lui ad un certo punto della partita le potenzialità di una riserva supereranno quelle del suo stanco e inefficace compagno di squadra che sta in campo. È proprio qui che va fatta la sostituzione. 

Nella Premier League,  nel 40% dei casi in cui un allenatore segue il “<58<73<79” riduce lo svantaggio e spesso pareggia,  laddove altri e più lenti schemi di sostituzione riducono lo svantaggio soltanto il 22% delle volte. La differenza più rilevante si vede in serie A,  dove fa salire al 52% la probabilità di portare a casa almeno un punto contro il 18% se si ignora la regola. 

Il motivo per cui tanti allenatori non seguono la regola è evidente: non sanno giudicare il momento in cui il livello oggettivo della prestazione di un giocatore è abbastanza basso da giustificare un cambio. Perché? 

Perché l’allenatore resta fedele alle valutazioni fatte all’inizio della partita (si “fida” dei titolari)  e questa fedeltà lo porta ad accorgersi del calo di un giocatore quando è più che evidente, anziché a prevederlo. Quando corre ai ripari è troppo tardi. Per questo l’allenatore dovrebbe fare le sostituzioni prima di quando glielo dicono cervello e occhi. 

Praticamente,  chi entra a partita in corso rende più di chi esce

Facendo due conti per i settori giovanili viene più o meno così:

Allievi (80’) = <51’<65’<70’

Giovanissimi (70’) = <45’<56’<61’


Non so quanto sia efficace, ma provare non costa nulla ;) 

Buona fortuna 

Mister Marco

Nessun commento:

Posta un commento