13 gennaio 2017

Giocare in Transizione

Si parla spesso di transizione, positiva e negativa, con molta confusione in verità. Sappiamo molto bene qual è la fase di possesso è quella di non possesso…ma la transizione?


Per qualcuno è un concetto mentale, come il giocatore o la squadra si predispongono mentalmente alla nuova fase di gioco. Alcuni sostengono che la transizione sia il momento in cui la palla non è di nessuno. Per altri semplicemente non esiste,  ma si passa da una fase di possesso palla ad una fase di non possesso, punto. C’è anche chi la considera una terza fase di gioco.  E avete mai sentito dire gol in transizione?.....

Insomma,  ognuno dice la sua, perciò anche io voglio dire la mia:

La transizione è il comportamento tecnico-tattico e mentale dei giocatori,  in relazione alla squadra avversaria, alla zona del campo e al risultato della gara, nei secondi immediatamente successivi alla riconquista o alla perdita del pallone, per preparare meglio le due fasi di gioco successive. 


Tiè!!  In poche parole cosa faccio quando la prendo e appena la perdo. 

Ma proviamo a fare maggiore chiarezza:

- Pasquale Ussia (ex allenatore,  attualmente osservatore per l’Atalanta), nella la sua tesi al corso Uefa pro di Coverciano nel 2012 dal titolo «Le transizioni nel calcio moderno» , la definisce “il momento in cui si perde o si riconquista la palla”.
Però dice anche che “una parte consistente dei gol che vengono realizzati, nascono proprio da una perdita di possesso palla e dal successivo contrattacco veloce” e che  “le ripartenze in fase offensiva o i recuperi in fase difensiva, o semplicemente transizioni, sono effettivamente di grande importanza”. 

Sembra quindi che ad ogni transizione positiva debba seguire una ripartenza o un contropiede. Perciò se la mia squadra riconquista palla ma non parte in contropiede non ha fatto la fase di transizione???

Quella negativa la definisce invece come “La capacità mentale di reagire velocemente alla perdita del possesso e di recuperare una corretta posizione in fase difensiva”. 

Anche in questo caso, se la mia squadra invece di scappare decide di attuare un pressing aggressivo non fa transizione negativa?? 

- In questo interessante articolo viene analizzato la transizione negativa del Bayern Monaco di Guardiola e si parla di regola dei sei secondi (nei primi 6 secondi gli uomini di Guardiola cercano una immediata transizione negativa aggressiva. Successivamente parte la riorganizzazione difensiva). 

Effettivamente,  se ragioniamo in termini di secondi,  possiamo anche affermare che il gioco del calcio ormai si gioca solo su transizioni continue. Tranne poche squadre, la maggior parte mantengono una fase di possesso palla molto breve.  Ci sono continui ribaltamenti di fronte,  e quindi continue transizioni.

Diventa fondamentale,  per avere una squadra organizzata, avere sempre chiaro in mente il comportamento da attuare in queste fasi. E,  come detto in precedenza, dipende da molte situazioni e dal modello di gioco che impostiamo al gruppo.
Ma vediamo qualche opzione.

In transizione positiva possiamo:

  • Verticalizzare immediatamente con un lancio lungo;
  • Giocare a sostegno e cercare un possesso palla manovrato;
  • Guadagnare terreno portando palla in conduzione;
  • Giocare in ampiezza allargando la squadra;
  • Cercare la giocata sul lato debole. 
In transizione negativa:
  • Scappare in difesa della porta;
  • Cercare l'immediata riconquista della palla;
  • Indirizzare la giocata avversaria con un pressing organizzato;
  • Creare densità in zona palla;
  • Chiudere la zona centrale e concedere le fasce. 

Sono solo alcuni esempi,  voi quale utilizzate? 

Fatemi sapere ;) 

Mister Marco 

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