27 gennaio 2017

Il calcio è un gioco di anelli deboli

"Se vuoi costruire una squadra che vinca è meglio che ti concentri prima sugli anelli deboli della catena che su quelli forti. Gli anelli forti non vincono le partite da soli. Gli anelli deboli, da soli, le perdono. "
[fonte: Tutti i numeri del calcio, C. Anderson e D. Sally]


È un concetto abbastanza chiaro e semplice. Immaginiamo proprio una catena,  fatta di tanti anelli di acciaio inossidabile, indistruttibile, inafferrabile....e poi un anello di plastica....ci leghereste la vostra bici o la vostra moto? Io no. 
Beh il calcio è uguale. 11 anelli di un unica catena. Basta una che non tiene e si sfascia tutto. 

È un gioco di squadra deciso molto spesso dalla pura e sconvolgente inettitudine individuale. Giocatori che per un passaggio sbagliato,  un calo di concentrazione, rischiano di rovinare ciò che l'allenatore e i compagni hanno costruito in una partita, una settimana o in una stagione intera. È normale che il giocatore peggiore sia quello che più probabilmente sbaglierà un passaggio,  dimenticherà di marcare il suo uomo e manderà all'aria una settimana di preparazione. 


Il calcio è un gioco di anelli deboli,  in cui il successo va a chi commette meno errori individuali o collettivi. Il compito dell'allenatore è ridurre al minimo l'impatto potenziale del suo giocatore peggiore, sia il giorno della partita sia nell'arco dell'intera stagione. Migliorare l'anello debole è il modo più efficace di vincere più partite e scalare la classifica. 

Come migliorarlo?
Non è facile. Il mister, in una squadra dove vige la cultura dell'anello debole ed il contributo di tutti diventa essenziale, dovrà convincerlo che sia lui il peggiore (magari dando la colpa a un infortunio, ai suoi limiti tattici o ai propri difetti di mister...trovate voi il modo migliore per non mortificarlo). 
Dovrà poi convincerlo che può migliorare, mostrando un percorso e un programma di allenamento adeguati. 
In questo modo:
- il processo di comparazione sociale vede la propria prestazione migliorare quando si collabora con un partner più forte;
- la condizione di "indispensabilità per il gruppo" sprona l'individuo a non rallentare la squadra e lo convince che il suo contributo è fondamentale. 

Diventa fondamentale forgiare una cultura di squadra in cui gli anelli deboli siano disposti a chiedere aiuto e ad ascoltare i consigli. Senza questo presupposto la strategia per migliorare l'anello debole non funzionerà e, invece di migliorarlo, lo perderemo. Proprio come la bici che sembrava legata ad una catena (quasi) perfetta...

PS. Vi linko un video che non parla di calcio ma che sintetizza in due minuti il concetto di anello debole. 


Mister Marco

Nessun commento:

Posta un commento