26 febbraio 2017

Come utilizzare i Neuroni Specchio nell'allenamento

Scoperti casualmente da Giacomo Rizzolatti nell'Università di Parma, sono cellule neuronali che attivano la loro funzione quando compiamo un'azione o un gesto motorio intenzionale (si "accendono", ad esempio, quando prendo un biscotto per mangiarlo), ma si attivano anche quando vediamo qualcuno fare la stessa cosa (qualcuno che prende un biscotto per mangiarlo). 



Da qui il termine neuroni specchio. Come di fronte ad uno specchio, osservare qualcuno fare qualcosa equivale a guardarsi allo specchio ed immaginare che siamo noi a fare quel gesto. Funziona anche davanti alla TV o al cinema, e non solo con i movimenti, ma anche (e soprattutto) con le emozioni. Osservo qualcuno ridere e rido anche io, qualcuno piangere e mi rattristo. Con i bambini questo è evidente. Basta che inizia a piangere uno e attaccano tutti... 


È importante però la finalità del gesto. Si parla infatti di "catene di neuroni" , diverse in base alla finalità del movimento (prendere un biscotto per mangiarlo attiva una catena di neuroni diversa che prendere un biscotto per buttarlo, anche se il muscolo utilizzato è lo stesso). 


Sono importanti perché influenzano:
  • l'empatia, la percezione della realtà allo stesso modo di un'altra persona, calandosi nei suoi panni;
  • l'imitazione, osservare e ripetere un atto motorio;
  • la capacità di apprendimento di nuove abilità;
  • la comprensione delle intenzioni e delle azioni. 


L'azione dei neuroni specchio si ha, in termini motori, quando l'azione che stiamo effettuando o vedendo fa parte del nostro sapere motorio. Perciò osservare qualcuno compiere un gesto tecnico di un'altra disciplina sportiva, o troppo al di là delle nostre capacità, non attiverà nessun neurone specchio (è stato fatto un esperimento con ballerini di danza classica e si è visto che i neuroni venivano attivati solamente quando guardavano ballare classico, ma non se vedevano ballare moderno). 


Per apprendere qualcosa bisogna mettere insieme piccoli elementi già presenti nel nostro bagaglio di gesti conosciuti. 





Un bambino che osserva Messi non troverà nessun collegamento con la sua prestazione, perché troppo distante. Meglio fargli osservare un bambino della stessa età, ma tecnicamente più avanti, perché può trovare delle correlazioni tra se stesso e l'altro. 



Come utilizzare i Neuroni Specchio, soprattutto nelle scuole calcio, per sfruttare l'imitazione e l'empatia:

  • Far giocare il bambino più "scarso" con quello più forte;
  • Portare spesso i bambini a vedere partite di squadre "selezionate" pari età;
  • Organizzare amichevoli contro squadre più forti;
  • Durante la spiegazione di un gesto tecnico, far dimostrare al bambino più abile invece che farlo vedere voi. 

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Mister Marco

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