05 maggio 2016

La didattica trasversale nel calcio


Innanzi tutto occorre definire il concetto di didattica trasversale.

Ne ho sentito parlare per la prima volta ad un corso di formazione dedicato ai tutor scolastici del progetto Alfabetizzazione Motoria (progetto promosso dal coni e dal miur per l'educazione motoria nelle scuole primarie). Il relatore aveva fatto l'esempio della corsa ad ostacoli: "se poniamo l'asticella ad una altezza considerata adatta per il bambino meno dotato, quello più bravo si annoierà e non migliorerà le sue capacità di salto; viceversa se mettiamo l'asticella all'altezza giusta per il bambino più bravo, quello meno capace si troverà in difficoltà e non riuscirà nell'esercizio. La soluzione al problema sta, appunto, nel mettere l'asticella di traverso. In questo modo il bambino meno capace potrà oltrepassare l'ostacolo dalla parte bassa e l'altro nella parte alta. Ciò stimolerà, inoltre, il bambino meno bravo nel provare pian piano a spostarsi verso il lato alto, decidendo lui quando e se migliorarsi in base ai suoi tempi".

Io ovviamente ho subito pensato a questa cosa in ambito calcistico :)
Come applicarla? Ok le corse con gli ostacoli (che tra l'altro non faccio fare mai)....e poi?


Sperimentando durante l'anno ho tirato fuori un pò di esercizi e indicazioni che vorrei condividere ma che servono solo da spunto per la vostra fantasia:
  • finta e dribbling: un semplice esercizio di conduzione libera in uno spazio definito (es.20x30m) con una serie di ostacoli sparsi (coni, cinesini, ecc.) e qualche piccolo slalom dove l'indicazione da dare ai ragazzi è semplicemente: "quando incontrate un cono o un ostacolo saltatelo con una finta a piacere". In questo modo chi non è molto bravo avrà comunque la soddisfazione di saltare l'ostacolo e sperimentare, gli altri potranno a loro volta provare nuove finte e migliorarsi ulteriormente.
  • tiro in porta: mettendo dei bersagli negli angoli bassi e alti, o suddividendo la porta in settori, si può fare una sorta di tiro al bersaglio. Chi colpisce gli angoli ottiene un punteggio più alto, chi fa gol ottiene comunque un punteggio, seppur minore.
  • passaggio e ricezione: un semplice gioco in stile bowling o golf, dove bisogna calibrare il passaggio per raggiungere una serie di bersagli posti a terra, ha lo stesso effetto degli altri esercizi.



Di fatto il modo migliore per applicare la didattica trasversale è quello di dare meno indicazioni possibili ed inserire un gioco a punti, con diverse possibilità di successo. 
I bambini sono contenti e si sentono abili e se riescono in quello che fanno. Spesso gli esercizi si limitano a due opzioni, bene e male, gol o tiro fuori, supero l'avversario o no.... Applicando la didattica trasversale c'è sempre il successo, ma a diversi livelli.

Sicuramente è una metodica valida e utilissima per chi, come me, ha gruppi molto eterogenei. 
Vi consiglio di provare e di sperimentare con i vostri ragazzi, sicuramente avrete successo anche voi ;)

Mister Marco

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