16 aprile 2016

Insegnare il passaggio di....collo!!


Mi capita spesso di vedere e sentire istruttori di scuola calcio correggere, o peggio ancora sgridare, i ragazzi che molto spesso provano il passaggio con il collo, con l'esterno o anche con la punta del piede. Io stesso per diverso tempo ho corretto i miei ragazzi quando tentavano strani passaggi nei modi più assurdi (è infatti abitudine comune spiegare loro che il passaggio va fatto "di piatto", ossia con l'interno del piede). Mi viene quindi in mente: Sto/Staremo facendo bene? E' giusto correggerli?


Prendo dallo scaffale in alto l'ormai polverosa Guida tecnica della FIGC e, nel paragrafo dedicato alla trasmissione della palla, leggo: 

L'esecuzione tecnica può essere realizzata principalmente mediante l'uso dei piedi e della testa, e con minor frequenza anche con il petto e la coscia. Con i piedi, a seconda della richiesta situativa, si userà: 
  • l'interno;
  • il collo;
  • l'interno-collo;
  • l'esterno;
  • la punta;
  • il tacco;
  • la pianta.

La mia reazione è alquanto stupita: -Addirittura con la pianta!?!?! Cazzo non l'avrei mai detto!!- Pensavo infatti che la guida tecnica fosse più "limitante" e che consigliasse di eseguire il passaggio solo con l'interno del piede.

Poi mi viene un dubbio: fammi vedere come giocano in Serie A e nei campionati maggiori... 
Mi accorgo allora che molti passaggi vengono fatti proprio di esterno, di collo e di punta, soprattutto il passaggio che conclude l'azione.

Allora perché correggerli? Perché non lasciare loro la possibilità di sperimentare? 

Addirittura mi viene da pensare che il passaggio di esterno o di punta sia più efficace di quello "classico" con l'interno. Se ci pensate un attimo, e se guardate attentamente le partite, vi renderete conto che il passaggio di esterno limita molto la capacità di anticipazione dell'avversario, togliendo i punti di riferimento. Infatti un giocatore che porta palla (guarda caso proprio con l'esterno del piede) non avrà bisogno di oscillare la gamba indietro ne di aprire l'anca per colpire con l'interno, ma dovrà semplicemente spingere la palla in direzione del compagno. In questo modo si anticipa il passaggio, si accelera l'azione e si elude l'intervento dell'avversario mantenendo, tra l'altro, il naturale passo della corsa.

Quindi perché limitarli? L'obiettivo è il passaggio, trovate voi la soluzione migliore. Pensate se avessero limitato i colpi di tacco a Francesco Totti o i tiri di esterno di Quaresma...  ;)


Concludo con questo filmato dedicato a Luka Modric, centrocampista del Real Madrid, uno dei miei preferiti in assoluto:





Mister Marco

Nessun commento:

Posta un commento